Il bollettino nivometeorologico (bollettino valanghe) è lo strumento che fornisce un quadro sintetico dell’innevamento e dello stato del manto nevoso, definendo il grado di pericolo valanghe in un determinato territorio. Viene redatto sulla base delle previsioni meteorologiche e della possibile evoluzione del manto nevoso, al fine di mettere in guardia l’utenza e prevenire eventuali incidenti derivanti dal distacco di valanghe. I bollettini sono redatti e diffusi dagli organi territoriali competenti (es. ARPA) appartenenti alle regioni e provincie dell’arco alpino. La natura regionale dei bollettini garantisce quindi una maggiore puntualità sulla situazione del manto nevoso e soddisfa al meglio le esigenze degli utenti cui il bollettino è rivolto. Al fine di mantenere una certa omogeneità tra i diversi bollettini i sette centri regionali e provinciali sono coordinati nel loro lavoro dall’AINEVA, l’Associazione Interregionale Neve e Valanghe, che ha sede a Trento. I bollettini di ciascuna regione appaiono strutturalmente diversi, prevalentemente a livello grafico, ma presentano dei contenuti comuni, frutto di precise indicazioni ed accordi presi all’interno dell’AINEVA. Inoltre, al fine di fornire un quadro globale, della situazione del pericolo valanghe nell’intero arco alpino, esiste un bollettino AINEVA che in sintesi raggruppa tutti i dati provenienti dai bollettini regionali e provinciali ed è disponibile su internet all’indirizzo www.aineva.it. I contenuti comuni che vengono riportati nei bollettini di ciascuna regione sono:
Dal 1993, in seguito agli accordi presi durante il VI Convegno del Gruppo Internazionale di lavoro dei Servizi di Previsione e Prevenzione Valanghe (EAWS), il pericolo valanghe viene riportato secondo una scala unificata europea suddivisa in cinque gradi di pericolosità. In questa scala il pericolo viene suddiviso in cinque gradi caratterizzati da un’aggettivazione ed una numerazione crescente; debole (grado 1), moderato (grado 2), marcato (grado 3), forte (grado 4) e molto forte (grado 5). Va sottolineato come la progressione della scala non sia lineare; infatti il grado di pericolo 3, pur trovandosi al centro della scala, non rappresenta un grado di pericolo medio ma una situazione già critica, nella quale in particolari situazioni ci possono essere dei distacchi spontanei. Inoltre bisogna essere consapevoli che il grado di pericolo 1 non indica una situazione esente da pericoli, un minimo rischio di distacco è sempre presente anche se c’è bisogno di un forte sovraccarico su di un pendio molto ripido. Per ciascun grado inoltre viene indicata anche la stabilità del manto nevoso e la probabilità di distacco, che dipende direttamente dal consolidamento. Il bollettino quindi è uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria incolumità, nei confronti del pericolo rappresentato dalla caduta di valanghe. La sua consultazione risulta fondamentale soprattutto nella fase di preparazione dell’escursione per definire il percorso più idoneo in base al grado di pericolosità presente in una determinata zona. Come scritto in precedenza il pericolo valanghe viene espresso su scala regionale, la sua valutazione viene fatta per zone o gruppi montuosi e quindi non può essere esteso ad ogni singolo pendio innevato. Il bollettino descrive la pericolosità di una macrozona, spetterà poi all’utente valutare ciascun itinerario mettendo in relazione fra loro il grado di pericolo, la possibile attività valanghiva dei versanti e le relative conseguenze nell’affrontare l’attraversamento di una zona potenzialmente pericolosa. Quello che mi preme sottolineare è che il bollettino fornisce un’indicazione della pericolosità in una macrozona ben definita (es. Prealpi Giulie), dove ci potranno essere dei pendii in grado di sviluppare una valanga, mentre altri no. Zone che, per le loro caratteristiche morfologiche, non sono soggette al distacco di masse nevose esistono e sono ad esempio le vallate ampie o gli altopiani. In queste microzone, anche se il bollettino indica un grado elevato, non ci sarà alcun pericolo legato alle valanghe e potranno essere frequentate durante tutta la stagione invernale. In conclusione dunque il bollettino fornisce l’indicazione, starà poi all’escursionista valutare caso per caso tutti fattori incidenti sul distacco di una valanga per decidere cosa sia meglio fare.
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Marzo 2022
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