In montagna come in un qualsiasi altro ambiente naturale siamo esposti ad una serie di pericoli e solitamente ci troviamo lontano dalle comuni fonti di soccorso più di quanto non avvenga durante le attività quotidiane in città. I problemi in montagna possono sorgere sia per un malessere imputabile alla condizione fisica o ambientale sia per infortuni veri e propri come fratture, distorsioni, ematomi, tali da pregiudicare il rientro a valle con i propri mezzi. Detto ciò risulta abbastanza evidente come all’interno del nostro zaino non debba mai mancare un kit di primo soccorso da utilizzare in caso di emergenza seguendo delle semplici regole per trattare se stessi o un infortunato nell’attesa che arrivino i soccorsi.
Il primo soccorso viene definito come quell’aiuto che chiunque può prestare in caso di incidente o malore nell’attesa che intervenga il soccorso sanitario qualificato, che su tutto il territorio nazionale risponde al numero sanitario unico “118”. Il primo soccorritore, oltre a mantenere la calma, deve valutare la situazione, lo scenario e l’ambiente al fine di agire in sicurezza sia per sé che per l’infortunato. Una volta stabilito che non vi siano pericoli per sé e per l’infortunato bisogna evitare azioni inconsulte o dannose (es. spostare la vittima), si deve invece procedere all’esame dell’infortunato controllando le funzioni vitali come lo stato di coscienza, il respiro, il polso e la presenza di ferite profonde che possono causare un abbondante sanguinamento. In rapporto alle rilevazioni effettuate si deciderà se attivare il soccorso del 118, al quale andranno fornite più informazioni possibili sulla propria posizione e sullo stato di salute della persona infortunata e dal quale si riceveranno ulteriori istruzioni in attesa che il personale qualificato giunga sul posto. Nei casi non gravi (escoriazioni, piccoli traumi, piccole ferite…) dove è richiesto un intervento che può essere garantito anche da persone senza specifica formazione sanitaria, si potrà procedere in autonomia. In ogni caso, che si tratti di infortunio grave o di una semplice escoriazione è fondamentale rassicurare e sostenere psicologicamente l’infortunato.
La scelta del materiale medico di primo soccorso da avere con sé merita molta attenzione e più di una considerazione: di primo acchito siamo portati ad inserire nel nostro kit molto materiale, tanto da fare concorrenza ad una farmacia, ma non per questo con maggiori garanzie di avere a portata di mano quello che realmente ci servirà al momento giusto. Bisognerà cercare dunque di fare delle scelte precise partendo dalla considerazione che alcuni presidi medici sono fondamentali e non possono mancare dal nostro kit. Innanzitutto il nostro kit medico da escursione dovrebbe essere contenuto in una custodia apposita, possibilmente impermeabile, morbida per meglio adattarsi agli spazi dello zaino e dovrà essere sistemata in una posizione facilmente raggiungibile. Al suo interno devono trovare posto una serie di materiali da medicazione utili per far fronte ai più comuni infortuni che possono capitare durante una camminata. I materiali da avere assolutamente possono essere questi:
Questi sono i materiali che non devono assolutamente mancare e che andranno integrati con altri tenendo conto delle proprie specifiche esigenze e delle caratteristiche dell’escursione che ci si appresta ad affrontare. Per quanto riguarda le quantità anche queste andranno decise caso per caso, in base ai bisogni e alle esperienze di ciascuno di noi. Di norma comunque è buona regola portare con sé un buon numero di garze e bende piuttosto che cerotti, i quali servono soltanto in caso di piccole ferite localizzate.
Per quanto riguarda i medicinali quelli effettivamente utili possono essere i farmaci antipiretici e antinfiammatori per i dolori muscolari, articolari o febbre, le pomate per punture di insetti o piante urticanti e per le escursioni di più giorni un farmaco antidiarroico. Va sottolineato che, come per i precedenti materiali, la scelta dei farmaci è ancor più personale e questi non andrebbero mai somministrati ad altre persone, sia amici che sconosciuti, in quanto potrebbero scatenare una reazione allergica. Una buona base per comporre la propria dotazione personale di primo soccorso viene data dai kit appositamente pensati per escursionisti e alpinisti, che vengono venduti anche nei negozi di articoli sportivi. Questi kit forniscono un ottimo punto di partenza per avere a disposizione un buon contenitore e un minimo di materiali da medicazione, che andranno poi integrati in base alle proprie necessità con ulteriori presidi medici e con i medicinali, solitamente non presenti nella confezione originale. Infine ricordatevi che è importantissimo tener curato il proprio kit di primo soccorso, controllando il buono stato dei medicinali e la scadenza delle eventuali pastiglie che vi avete inserito, un kit in pessimo stato e con materiali scaduti è pressoché inutile.
Al di là di quanto sia bello o ben fornito il vostro kit ricordatevi che prevenire è meglio che curare. In montagna, soprattutto a fine giornata su percorsi facili, dove l’attenzione può calare, occorre prestare sempre la massima attenzione; la stanchezza e l'affaticamento sono spesso causa di incidenti per cui non correte e non distraetevi.
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Marzo 2022
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