Da un paio di anni ormai nella prima domenica di Agosto, presso il Rifugio Giovanni Olinto Marinelli, si svolge un evento "mondano" chiamato Scollinando dove lo staff del rifugio e quello del ristorante Da Nando collaborano per dare vita ad una festa a base di musica e succulenti piatti ad alta quota (2.100 m). Ogni anno a seguito dell'evento non mancano mai le polemiche, due sono gli schieramenti: quelli del "questi eventi non hanno nulla a che fare con la montagna" e quelli del "per un giorno andate da altre parti se volete la tranquillità". Dal canto mio ho sempre assistito a queste discussioni infinite da spettatore ignorante visto che non ci ero mai stato e quindi quest'anno ho deciso di fare un salto a Scollinando, partendo dal campeggio di collina e completando il giro ad anello passando per forcella plumbs. Parto da Udine, per le 8 passo a prendere la morosa e via verso Collina, pausa caffè ad Ovaro e poi gli ultimi interminabili chilometri fino a Collina, la strada sembra ogni volta più lunga. Gran ressa di auto già al campeggio, oggi ci sarà il pienone. Poco male, noi dobbiamo parcheggiare proprio qui, altrimenti al ritorno bisogna fare quesi un chilometro d'asfalto in salita. Tra una cosa e l'altra siamo al rifugio Tolazzi alle 10:00, orario perfetto per giungere al Marinelli verso le 12:00; l' orario di inizio della festa. La prima parte della salita avviene sulla strada forestale che inizia presso il rifugio Tolazzi e arriva fino al rifugio Marinelli. Noi sul tornante a quota 1500 mt. decidiamo di prendere il sentiero cai 143 che permette di accorciare la strada dal punto di vista dei chilometri e del tempo a discapito della pendenza. In meno di un ora siamo a casera Morarèt, breve pausa e poi ripartiamo. Sia la strada che il sentiero sono molto trafficati ma la maggior parte delle persone preferisce la strada, noi proeguiamo con il sentiero. La pendenza del sentiero si mantiene abbastanza costante fino a quota 1900 mt. poi per gli ultimi trecento metri aumenta rendendo il sentiero più faticoso. L'ambiente in cui si cammina è quello tipico dei pascoli alpini, dolci pendii erbosi solcati da numerosi torrenti di acqua fresca e qualche cespuglio di Ontano Verde. Superati gli ultimi metri poco prima delle 12:00 siamo al Marinelli; la musica è gia alta, c'è molta gente e altra ne deve ancora arrivare. Troviamo due posti a sedere sulla terrazza, la fame si fa sentire e subito ordiniamo da mangiare: lasagne con salsiccia e tarassaco, frico, spezzatino di cervo e polenta. Riprese le forze con il succulento pranzo decidiamo di spostarci su di uno dei prati vicino al rifugio. Sono circa le 13.30 e adesso c'è molta più gente rispetto a quando siamo arrivati; ragazzi giovani e meno giovani, gruppi di amici, famiglie con bambini e coppie, chi più attrezzato e chi meno ma tutti con la voglia di farsi due ore di strada in salita per passare una giornata di festa in quota. Certo qualcuno ha fatto il furbo ed è salito in macchina sfruttando un passaggio da chi ha portato i materiali al rifugio, ma sono davvero in pochi. La giornata è splendida soffia un po'di vento, nuvole veloci solcano il cielo, distesi sull'erba si sta benissimo, sono già le 14:40 è ora di rimettersi in marcia. Da forcella Morarèt imbocchiamo il CAI 174 che in quindici minuti ci porta a sfiorare la cima del monte Floriz (2184 mt.), da qui il sentiero prosegue in discesa verso forcella Plumbs con uno spettacolare percorso in cresta. Appena superata la cima del Floriz la musica e la folla al Marinelli sono già un ricordo lontano; il vento agita i fili d'erba e gli unici suoni udibili sono quelli dei campanacci delle mucche e i fischi delle marmotte. In discesa si raggiunge in breve forcella Plumbs (1970 mt.) un ampio avvallamento erboso che unisce il monte Crostis al gruppo del monte Coglians. Dopo una breve pausa per bere un sorso d'acqua ripartiamo e in mezzoretta raggiungiamo casera Plumbs. Dalla casera imbocchiamo la strada forestale che abbandoniamo dopo il primo tornante per seguire il sentiero CAI 150, il sentiero alterna tratti all'interno di una splendida pecceta con alcuni piccoli guadi e in un oretta ci riporta sulla strada che sale al Tolazzi vicino all'ex bar Edelweiss. Sono le 17:30 e non ci resta che percorrere un pezzetto di strada fino a dove avevamo lasciato l'auto. Resoconto:
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Gennaio 2020
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