Autostrada, strada, curve, gallerie e finalmente dopo un’ora e venti siamo a Sauris di Sopra dove parcheggiamo l’auto in un ampio parcheggio proprio sopra il tapis roulant dei campetti. La giornata è splendida, in cielo non c’è nemmeno una nuvola e la temperatura è perfetta per una ciaspolata. La nostra meta è il monte Morgenleit la cui cima si può scorgere dal parcheggio, sembra davvero lontano! La neve in paese non è molta, per il momento le ciaspole le agganciamo allo zaino, sicuramente ci serviranno più in alto. Una volta pronti imbocchiamo la strada che porta a casera Festons e che fin dai primi metri presenta pendenze di tutto rispetto. La strada è innevata ma presenta alcuni tratti senza neve, indossare le ciaspole sarebbe inutile, in ogni caso c’è una buona traccia battuta che ci permette di camminare abbastanza agevolmente sulle rampe sempre più ripide. Una serie di stretti tornanti ci fa guadagnare quota molto rapidamente, camminiamo in uno splendido bosco di larici e abeti che ogni tanto lasciano intravedere grandi panorami verso il Bivera imbiancato. Dopo un ora di cammino giungiamo all’ultimo tornante a quota 1.740 m, da qui usciamo dal bosco e la pendenza della strada cala decisamente. Un lungo traverso taglia il versante del monte Festons in direzione dell’omonima sella, qui c’è decisamente più neve; camminiamo sempre senza ciaspole su traccia battuta fino ad incontrare il bivio per sella Rioda che ignoriamo proseguendo dritti. Ancora dieci minuti di cammino ed eccoci a sella Festons (1.860 m) da cui si apre un bellissimo panorama verso nord; la conca dove sorge la casera è candida di neve e tutte le cime circostanti sono cariche di neve, la voglia di ciaspolare è tanta ma il nostro obiettivo su trova sulla destra un centinaio di metri sopra di noi. Per la rapida salita alla cima del Morgenleit decidiamo di sfruttare il sentiero che sale a zig zag e che in qualche punto è privo di neve; in circa 25 minuti siamo in cima. Il panorama che si apre a 360 gradi di fronte ai nostri occhi è magnifico; il Tinisia, il Bivera, il Tiarfin, l'Oberkofel, i Brentoni, il Pieltinis e anche le Tre Cime di Lavaredo incorniciate dalla Forca Valgrande. Anche verso oriente lo sguardo si spinge lontano, riconosco facilmente la Creta di Aip, il Cavallo di Pontebba, lo Jof di Montasio, lo Jof Fuart e la cupola del Mangart. Dopo aver suonato la piccola campana e scattato una serie di foto ci godiamo una meritata pausa con panino mentre osserviamo la partenza in volo di due escursionisti saliti fin qui con il parapendio nello zaino. L’ora del rientro giunge rapidamente, per scendere decidiamo di sfruttare le nostre ciaspole ed il pendio innevato verso nord, che dopo un po’ di “ravanage” ci porta a lambire i laghetti nella conca di malga Festons. Ciaspolando su un ottima neve sfioriamo la malga e rientriamo alla forcella da dove riprendiamo la carrareccia percorsa all’andata. La strada del rientro è la stessa e la percorriamo con le ciaspole ai piedi fin quando possibile. In circa un ora di cammino siamo di nuovo all’auto; ora un bel piatto di affettato e una birra autoctona non ce li toglie nessuno. Resoconto: Ottima meta per un escursione invernale con le ciaspole; l’itinerario si sviluppa su strada forestale e carrareccia fino a sella Festons da dove parte il breve sentiero che porta alla cima del Morgenleit. Percorso indicato per persone con un minimo di allenamento visto le pendenze notevoli sia su strada che nell’ultimo tratto prima della cima. Bisogna prestare attenzione in caso di elevato pericolo valanghe nel traverso sotto il monte Festons, in caso si può abbandonare il sentiero individuando un percorso parallelo a questo ma distante una trentina di metri che permette di raggiungere la sella restando distanti dai ripidi pendii. Vista spettacolare a 360 gradi dalla cima.
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Gennaio 2020
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