Il monte Lovinzola, situato nelle Prealpi Carniche, è la seconda cima per altezza appartenente al gruppo del monte Verzegnis (m. 1914). Dai suoi 1868 metri è possibile ammirare uno splendido panorama, la vista può spaziare dall’affascinante profilo dell’Amariana fino alle lontane dolomiti, passando per le numerose cime della Carnia. Sul versante nord – est, quello visibile da Tolmezzo, si estende una cava a cielo aperto di marmo rosso; la cava posta a 1600 metri ha un fronte alto mediamente 15 metri e sviluppo trasversale di circa 250 metri. L’attività estrattiva, iniziata nel 1922, continua tutt’oggi grazie ai moderni mezzi meccanici ed a una strada di servizio che passa sul versante est del Colle dei Larici. Presso sella Chianzutan, lungo il versante sud e a quota 1650 metri del Colle dei Larici è possibile vedere tutt’oggi la partenza, i tralicci e l’arrivo della vecchia teleferica, entrata in funzione negli anni ’30 e che serviva a trasportare a valle i blocchi di marmo. L’itinerario ha inizio presso sella Chianzutan, a quota 955 metri dove lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio del bar. Proprio di fronte a questo, nei pressi della vecchia gru per il carico dei camion parte il sentiero CAI 806 che attraverso una piacevole faggeta ci porta presso la ristrutturata casera Mongranda. Esattamente dietro la casera, vesso sinistra, il sentiero prosegue in rapida salita nel bosco e in circa un’oretta giungiamo ad un bivio. All’interno del bosco e sui prati i colori sono magnifici, il sole accende i colori caldi dell’autunno e in mezzo alle sfumature di giallo spiccano le rosse bacche della rosa canina. Al bivio giriamo a sinistra e proseguiamo piacevolmente lungo il sentiero fino ad un grande cartello didascalico che illustra il percorso denominato "sentiero delle creste". La prima parte di questo sentiero combacia con il CAI 806 che noi seguiamo fino ad arrivare alla casera Val (m. 1661); splendida casera ristrutturata da pochissimo utilizzando anche il marmo rosso estratto dalla cava. Dopo un’ora e mezza di cammino ci concediamo una pausa, più che altro per visitare il piccolo ricovero ricavato in uno dei due fabbricati adibiti a stalla. Recuperate le forze e soddisfatta la curiosità riprendiamo il percorso seguendo la traccia che proprio di fronte alla casera sale verso forcella Cormolina (m. 1764). Raggiunta la forcella giriamo verso destra ed iniziamo a seguire le paline rosa salmone (sentiero delle creste) attraverso una serie di saliscendi lungo delle suggestive creste erbose ed in un’ora e mezza giungiamo alla nostra meta, il monte Lovinzola (m. 1868). Con il passare delle ore si è formata un po’di nuvolosità che per fortuna si muove abbastanza rapidamente nel cielo azzurro, nascondendo solo a tratti lo splendido panorama a 360 gradi. Dopo le classiche foto di rito ripartiamo attraverso il versante sud seguendo le indicazioni su di un ripido prato fino a raggiungere la strada di servizio della cava. Raggiunta la strada aggiriamo il Colle dei Larici grazie ad una galleria ed in breve tempo arriviamo al sentiero che scende verso Sella Chianzutan e che ci permette di chiudere l’anello. Il sentiero scende lungo ripidi versanti erbosi, alternati da qualche tratto in un bosco misto di faggi e abeti; il sentiero non è sempre agevole e a dire il vero, non sembra godere di molta manutenzione a differenza dei segnavia fin ora percorsi. Nell’ultimo tratto il sentiero si trasforma in carrareccia, la quale ci riporta fino a casera Mongranda; ancora pochi minuti e il giro è concluso.
Resoconto: L’escursione è adatta a tutti e non presenta particolari difficoltà, gli itinerari percorribili sono numerosi e il giro può essere accorciato o allungato a piacere. L’autunno probabilmente è il periodo migliore visto l’atmosfera più limpida e gli splendidi colori del bosco.
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Gennaio 2020
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