L’inverno per ora mite e le scarse nevicate, fanno sì che a fine dicembre sia possibile raggiungere la quasi totalità delle cime della catena carnica. La meta prefissata sarà il Cimone di Crasulina, che raggiungeremo dal versante di Cleulis, risalendo il vallone che porta a forca di Tierz. Risaliamo in auto la stretta strada che porta a Malga Lavareit fino all’ultimo tornante prima che la strada diventi sterrata (1.270 mt). Lasciata l’auto nello spiazzo adiacente al tornante ci incamminiamo sulla strada forestale che sale alla malga, tratti brinati si alternano a tratti sterrati fino a che giungiamo al bivio con il sentiero CAI 155, proveniente da Stavoli Frochies e che prosegue verso casera Monte Tierz bassa. Al bivio deviamo a sinistra seguendo il sentiero, superiamo alcuni schianti e in breve siamo fuori dal bosco. Camminiamo ora in un pascolo e in pochi minuti raggiungiamo la casera Monte Tierz bassa (1.530 mt), dove si apre uno splendido panorama sulla Creta di Timau e i monti lì intorno. Alcuni caprioli solcano rapidamente i pascoli per rifugiarsi nel bosco mentre continuiamo la nostra salita verso forca di Tierz. Il sentiero taglia il versante meridionale del monte Terzo lungo quella che sembra una vecchia mulattiera e ci porta fino a casera Monte Tierz bassa (1.670 mt); camminiamo ora in ombra e il quantitativo di neve presente al suolo inizia a rendere più faticosa la camminata. Il quantitativo di neve fresca nel vallone è decisamente discreto, la salita alla forcella risulta faticosa; in alcuni casi si sprofonda quasi fino al ginocchio. Giunti alla forcella (1.880 mt) si apre davanti a noi una splendida visuale verso la dorsale del monte Floriz e il gruppo del Coglians, al bivio giriamo a sinistra seguendo il CAI 175 che con un traverso taglia il versante nord del Cimone sbucando nei pressi dei laghetti di Zoufplan. Nonostante la neve, la traccia del sentiero è ben intuibile e senza troppi problemi giungiamo rapidamente a scollinare a quota 1.966 metri. Giunti sulla strada, che parte da Pian delle Streghe, non ci resta che seguirla fino all’imbocco della traccia che porta sulla sommità del Cimone di Crasulina (2.104 mt). I laghetti sono completamente ghiacciati ma la copertura nevosa dei versanti a sud è davvero misera, in lontananza la pianura è completamente avvolta da un mare di nubi, davvero uno spettacolo. In circa un quarto d’ora siamo sulla cima dove la nostra vista può spaziare dalle Alpi Giulie fino alle Dolomiti. Dopo numerose foto ed un veloce spuntino, decidiamo di ritornare all’auto passando per malga Lavareit, aggirando quindi il monte Terzo. Rientrati a forcella di Tierz per lo stesso percorso, iniziamo la discesa verso casera Chiaula andando a “naso” nella neve fresca. Perdiamo rapidamente quota, superiamo una macchia di ontani e continuiamo a scendere finché non ritroviamo i segnavia. Ripreso il sentiero giungiamo nei pressi di un edificio chiuso (1.560 mt) dal quale parte una strada, è quella che porta a malga Lavareit. La strada ci costringe ad una breve risalita che permette di portarci sul versante nord del monte Terzo; la vista ora si apre sul passo di Monte Croce Carnico. Il panorama è davvero imponente, si può spaziare dalla Creta di Timau fino al gruppo Coglians – Chianevate, dominando l’intera parte dell’alta valle del But. In breve giungiamo a malga Lavareit (1.470 mt) e proseguiamo lungo la carrareccia, che tra saliscendi ed alcune zone di bosco danneggiate dall’evento calamitoso di fine ottobre, ci riporta al bivio con il CAI 155. Ancora una decina di minuti sulla stessa strada e siamo nuovamente all’auto. Resoconto: Itinerario senza difficoltà tecniche che permette di raggiungere uno o due cime molto panoramiche. Il percorso ad anello permette di non rientrare al punto di partenza con lo stesso itinerario, e quando malga Lavareit è aperta ci si può fermare per una sosta o per acquistare prodotti caseari.
2 Comments
Alessandro Gatta
29/12/2018 08:48:59
Grazie per condividere le tue esperienze! Una domanda: in un'uscita come questa, i ramponi li porti con te? Essendo un escursionista quasi esclusivamente estivo, vorrei fare qualche uscita in inverno...
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The Mountain Rambler
6/1/2019 11:22:10
Ciao, di solito porto sempre i ramponi nelle escursioni invernali, non si sa mai. In questo caso non li ho utilizzati, la neve era molla e non c'era ghiaccio.
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