Le carte sono da sempre uno strumento utilissimo perché ci mostrano il mondo intorno a noi, ci permettono di localizzare i luoghi, di misurare distanze e di individuare la nostra posizione. In sostanza ci aiutano ad orientarci nello spazio. Ormai la moderna tecnologia offre numerose soluzioni per seguire un percorso senza perdere l’orientamento; però non dobbiamo mai dimenticare che le batterie non sono infallibili e non sempre c’è segnale (GPS o GSM). Per tali motivi è molto importante saper leggere una carta “tradizionale”; poi le stesse nozioni saranno applicabili anche alla cartografia digitale. Tutte le carte topografiche sono realizzate seguendo delle regole ben definite, perciò imparare a leggerle non è così difficile come può sembrare. Ci sono degli elementi che sono fondamentali e che vanno tenuti in considerazione per una corretta lettura della carta. Il primo elemento di cui ti parlo è la scala; questa non è altro che la proporzione tra la grandezza di ciò che viene rappresentato dalla carta e la grandezza reale del luogo rappresentato. Questo dato, importantissimo, consente di calcolare la distanza reale tra i vari luoghi partendo da una misura presa sulla carta. Ad esempio, se una carta è realizzata con la scala 1:25.000, significa che un centimetro sulla carta corrisponde a 250 metri nella realtà. A seconda della carta potremo avere una scala diversa e di solito questa viene indicata in copertina e in legenda. Il secondo elemento importante è proprio la legenda; ossia la chiave di lettura di tutti i simboli utilizzati nello spazio carta. Si tratta normalmente di una simbologia standard, ma cambia a seconda del tipo di carta che stiamo leggendo (es: carta geologica o carta escursionistica). Quindi è importante familiarizzare con i simboli utilizzati dalla carta che si dovrà utilizzare. Il terzo elemento è quello che ci fornisce la tridimensionalità di una carta. Sto parlando delle isoipse o curve di livello; ovvero linee immaginarie tracciate sulla carta, che uniscono tutti i punti che si trovano ad una stessa quota dal livello medio del mare. Le isoipse, oltre a fornire la quota di un punto, sono uno strumento utile per leggere la conformazione del terreno, individuare pianori o ripide scarpate e capire l’andamento di un sentiero. Un altro fattore importante da osservare sono i colori utilizzati e lo sfumo. I toni scuri solitamente indicano quelle zone coperte da boschi, i centri abitati, le distese e corsi d'acqua, mentre i toni chiari indicano sentieri, strade, pascoli, ghiacciai e rocce. Lo sfumo, invece, consiste nel mettere in risalto i rilievi con delle ombreggiature, ipotizzando che il sole sia a nordovest e disegnando le ombre sui versanti a sudest. Questo espediente serve a dare tridimensionalità alle carte e facilitarne così la lettura. Una volta che saremo in grado di riconoscere i singoli elementi topografici sulla carta, sarà importante saper cogliere i rapporti fra di essi, ottenendo una visione completa del territorio rappresentato, così da muoverci su di esso con estrema sicurezza. Ad esempio, uno dei rapporti maggiormente utilizzati nella lettura di una carta è quello esistente tra un sentiero e le curve di livello: se il sentiero corre parallelo alle isoipse significa che il tratto sarà pianeggiante; se invece il sentiero taglia le isoipse attraversandole, significa che la pendenza sarà elevata. Un altro rapporto utile è quello tra isoipse a diversa quota. Infatti, l’esame di una curva di livello in rapporto alle altre, permette di capire la morfologia del terreno, la pendenza di un versante e di individuare creste o valli. Infine, una nozione molto importante da conoscere è quella che, per leggere ed utilizzare correttamente una carta, è fondamentale tenerla orientata. Una carta è orientata quando il nord geografico e il nord della carta (lato superiore della carta topografica) sono coincidenti. Quindi per orientare la carta, basta ruotarla fino a che gli elementi topografici in essa rappresentati, non vengano a disporsi come sul terreno: ciò che vediamo ad est sul terreno, lo sarà anche sulla carta, così come ciò che sta a nord e così via. Con l’ausilio di una bussola lo si può fare rapidamente e con un buon grado di precisione; appoggia la bussola sul bordo destro o sinistro della carta, tenendo insieme carta e bussola ruota il tutto fino a che l'ago magnetico si dispone parallelo al bordo della carta e con la punta rossa dell'ago rivolta al nord della carta.
Alla fine leggere correttamente una carta non è poi così difficile, alcune nozioni base di cartografia e una buona carta topografica sono sufficienti per pianificare un itinerario in tutta sicurezza e capire quale sentiero intraprendere durante un’escursione. Leggi anche: Link utili:
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